Tasse ed imposta di successione
Quando si presenta la dichiarazione di successione bisogna pagare anche la tassa di successione.
Attualmente, la tassazione inerente la trasmissione ereditaria è la seguente:
a) se eredi siano il coniuge o i parenti in linea retta del de cuius, l'aliquota è del 4 per cento sul valore dell'attribuzione eccedente la soglia di 1 milione di euro per ciascun beneficiario (se quindi il defunto lascia il coniuge e un figlio e un'eredità del valore di 2,3 milioni di euro, si tassa con il 4 per cento il valore di euro 300mila);
b) se eredi siano fratelli e sorelle del de cuius, va applicata l'aliquota del 6 per cento al valore dell'attribuzione eccedente la soglia di 100mila euro per ciascun beneficiario (e così, se il defunto lascia il coniuge e due fratelli, con attribuzione di 1,5 milioni per ciascuno, il coniuge è tassato con il 4 per cento del valore di euro 500mila mentre ciascun fratello è tassato con il 6 per cento del valore di euro 1,4 milioni);
c) se eredi siano altri parenti del defunto fino al quarto grado (ad esempio, un cugino del defunto), affini in linea retta del defunto (il genero, il suocero) oppure affini in linea collaterale del defunto fino al terzo grado (un cognato), l'aliquota da applicare al valore ereditato è del 6 per cento e, in questo caso, non è prevista alcuna franchigia;
d) se infine succedano al defunto soggetti diversi da quelli elencati in precedenza, si applica l'aliquota dell'8 per cento, senza franchigie. E', quest'ultimo, il frequente caso dei conviventi non coniugati (né uniti in una unione civile): per le convivenze, infatti, la nostra legge non prevede regole particolari in materia di imposta di successione.
Occorre precisare, infine, in tema di franchigia, che la legge ha un particolare riguardo per il successore che sia portatore di un handicap qualificato "grave": in questo caso, infatti, a prescindere dal rapporto di parentela o affinità tra il defunto e l'erede disabile, questi comunque beneficia di una franchigia di un milione e 500mila euro.
Come si calcola l' imposta di successione?
Il calcolo delle imposte di successione non è sempre semplice e per questo è bene affidarsi ad un Avvocato esperto in materia ereditaria, per non incorrere in omissioni, od errori che possano dare corso ad accertamenti ed erogazione di sanzioni da parte del fisco.
Ai fini del calcolo delle tasse ereditarie, si deve tener conto dell'intero patrimonio del defunto.
Pertanto, si deve sommare sia il valore di immobili, diritti reali su beni immobili, che depositi di somme su conto corrente, deposito titoli, fondi, beni mobili, partecipazioni azionarie e societarie, crediti ed altro.
Il valore cui applicare le predette aliquote è, di regola, il valore "corrente" dei beni che compongono l'asse ereditario. Ad esempio, il denaro liquido va considerato per il suo valore nominale e i titoli quotati in Borsa vanno considerati per il valore della loro quotazione al giorno del decesso.
Per i soldi presenti su conti correnti del defunto e deposito titoli il calcolo delle imposte è semplice.
Per il patrimonio immobiliare caduto in successione la base imponibile su cui calcolare il valore dell'imposta di successione trova riferimento nella sua rendita catastale.
Imposte IPOTECARIA E CATASTALE
Se si eredita un immobile, prima di presentare la dichiarazione di successione occorre calcolare e versare le imposte
- ipotecaria
- catastale
- di bollo
- la tassa ipotecaria e i tributi speciali (per esempio, per le formalità ipotecarie).
Il pagamento delle somme dovute va effettuato con addebito sul conto corrente aperto presso una delle banche convenzionate con l'Agenzia delle entrate o Poste Italiane S.p.a intestato al dichiarante oppure al soggetto incaricato della trasmissione telematica della dichiarazione. Per questo motivo, quando si compila la dichiarazione vanno indicati il codice Iban del conto sul quale addebitare le somme dovute e il codice fiscale dell'intestatario del conto corrente.
Tali imposte colpiscono i beni immobili. L'imposta ipotecaria si calcola sul 2% del valore degli immobili (con un importo minimo pari a € 200,00) e l'imposta catastale si calcola sull' 1% del valore degli immobili (minimo € 200,00). La legge 342/2000 ha esteso le cosiddette agevolazioni "prima casa" anche per le successioni e le donazioni, permettendo agli eredi di usufruirne in caso di successione: i requisiti sono stringenti e il loro possesso verrà verificato al momento dell'elaborazione della pratica stessa.
Le imposte sono soggette ad autoliquidazione e vengono trattenute direttamente sulle coordinate IBAN fornite dal dichiarante.
Aliquote e Franchigie (Fonte Agenzia delle Entrate):
TABELLA IMPOSTA DI SUCCESSIONE: